SAMAR
Sono sola a guardare, a guardare il sole
passare nella mia vita,
sbagliata di bambina comprata, venduta.
Mio padre Abdul per il proprio onore
ha venduto il suo fiore,
fiore di gioventù morto di schiavitù.

Abdul tu che mastichi qat,
per quel vizio elegante, hai venduto Samar
Abdul hai saldato il tuo conto
e lo sposo è contento ma di me che sarà.
Samar, dietro al chador, Samar, dietro al chador.

Vorrei solo volare, inseguire la luna,
fuggire un sovrano
che sporca nasconde la ruvida mano.
Penso che un uomo ha peccato con Dio
per piacere a sé stesso
per far prevalere un unico sesso.
Abdul tu che sei il padre mio,
compri ancora il tuo qat, e non pensi a Samar.
Abdul tu che ossequi la legge,
rispetti l'amico, ma di me che sarà
Samar, dietro al chador, Samar, dietro al chador.

Samar nome di donna in silenzio ho voglia
però devo rispetto
e cedo il mio corpo al mio turno nel letto.
L'uomo chiede ed ottiene e placa i suoi ardori,
l'uomo delle mie pene
mentre ascolto soltanto sfregar le catene.

Abdul tra i chador dentro al suk,
hai incontrato due occhi, era forse Samar.
Abdul hai voltato lo sguardo
sopra un bel jambiyah, lei non era Samar.
Samar, dietro al chador, Samar, dietro al chador.


























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